Negli stabilimenti balneari è ormai consuetudine dedicarsi a numerose attività. Molte di esse consentite, alcune tollerate, tante altre vietate. Ma allora, come frequentare correttamente uno stabilimento balneare?
Sorgono spontanee alcune domande:
- attività non consentite da chi?
- e perché dal momento in cui la spiaggia ed il mare “sono di tutti”?
Due semplici domande permettono di chiarire un argomento molto complesso e articolato (nonché trascurato). Leggi antiche, vuoti legislativi e norme molto confuse che cambiano da regione a regione, non aiutano a chiarire quali sono i comportamenti corretti da tenere in uno stabilimento balneare. Tuttavia è necessario provarci con quello che abbiamo!
PER PRIMA COSA È BENE SAPERE COS’È UNO STABILIMENTO BALNEARE?
- Attività imprenditoriale e commerciale basata sull’offerta pubblica di servizi. Ogni servizio prevede diritti ma anche il rispetto di doveri da parte dei fruitori (frequentatori).
- Si sviluppa in parte o completamente su un’area definita ⇒ demaniale marittima, ottenuta in concessione. Significa che l’area in ⇒ concessione (la spiaggia) anche se appartiene ad un bene dello Stato, viene affidata ad un soggetto giuridico (concessionario).
- Il concessionario ha l’obbligo di rispettare tutte le leggi nazionali, regionali e comunali stabilite nel diritto di concessione e tutte le norme di sicurezza balneare contenute nelle ordinanze della Capitanerie di Porto di riferimento.
- Gli stabilimenti balneari sono aree relativamente piccole in cui interagisce un elevato numero di persone, di ogni età, cultura ed estrazione sociale.
- I servizi offerti da uno stabilimento balneare devono SEMPRE e COMUNQUE tener conto della sicurezza, della salute e dell’incolumità dei suoi frequentatori (ma anche di chi, casualmente, si trova a passare negli spazi adiacenti ad esso).
- I frequentatori di stabilimenti balneari hanno il dovere di rispettare le norme stabilite dai regolamenti interni ma anche quelle emesse dalla Regione, dal Comune e dalla Capitaneria di Porto.
- La presenza di piscine, servizi nautici, ricreativi e di food & beverage, impone una grande attenzione al rispetto di tutte le norme di sicurezza relative ad ogni servizio. Saranno necessarie attività di prevenzione e controlli molto rigorosi sull’attività lavorativa svolta dai dipendenti ma anche sul comportamento assunto da clienti e frequentatori.
COMPORTAMENTI DA EVITARE:
- Non tener conto delle bandiere issate sul pennone della torretta di avvistamento dell’ ⇒ Assistente Bagnanti. Se il bagnino espone la bandiera rossa, ritiene che le condizioni meteo-marine non sono idonee alla balneazione o all’esercizio di sport nautici nello specchio acqueo di fronte la “sua” concessione (vuol dire che ritiene difficoltose, anche, eventuali operazioni di salvataggio). Se una persona decide di non tener conto della bandiera rossa come indicazione di pericolo, dovrà anche considerare che il bagnino di salvataggio, qualora richiesto il suo intervento, potrebbe fare una valutazione del rischio (nel rispetto delle sue facoltà) e decidere di rinunciare ad entrare in mare perché pericoloso per la sua incolumità (si limiterà a chiamare immediatamente i soccorsi più idonei continuando a monitorare il malcapitato). Situazione che, a causa dei tempi d’intervento, metterebbe in serio pericolo la vita della persona che si trova in mare. RISPETTATE LE INDICAZIONI DEI BAGNINI DI SALVATAGGIO E SEGUITE I LORO CONSIGLI!
- Occupare la cosiddetta battigia (comportamento assunto talvolta dagli stessi frequentatori dello stabilimento balneare che hanno l’ombrellone posizionato nelle file più distanti dal mare). Si tratta di un’area pubblica che nessuno può impedire di attraversare ma sulla quale è vietato sostare. E’ riservata al personale e ai mezzi utilizzati per il soccorso. ATTENZIONE ⇒ è consigliabile rispettare questa indicazione, potrebbe intervenire un pubblico ufficiale e rendere oneroso lo spostamento.
- Giocare a pallone, racchettoni e pallavolo. Per quanto possa sembrare inaccettabile, credo ci sia una ragione molto valida in merito a questo divieto. Gli stabilimenti balneari sono frequentati da molte persone che condividono uno spazio relativamente ridotto. Molti di loro desiderano quiete e relax ma, soprattutto, non intendono mettere a rischio la propria incolumità mentre qualcuno si diverte a praticare sport (anche solo in modalità ludico-ricreativa). Anche in questo caso l’Ordinanza di Sicurezza Balneare parla chiaro. ATTENZIONE: in caso d’incidente potreste dover pagare danni fisici e materiali (è opportuno praticare attività sportive solo negli spazi riservati).
- Utilizzare apparecchi di riproduzione sonora ad alto volume. Rientra nella grande famiglia dei “disturbi alla quiete pubblica”. Fra l’altro le distanze fra gli ombrelloni sono davvero minime e le persone coinvolte sempre tante. Pensate a quale caos si potrebbe assistere se tutti i clienti di uno stabilimento balneare decidessero di ascoltare ad alto volume la loro musica preferita? Questo atteggiamento, qualora denunciato, potrebbe causare sanzioni per il trasgressore. PER ASCOLTARE MUSICA O TV IN CERTI SPAZI OCCORRONO CUFFIE E AURICOLARI.
- Portare cani e animali domestici al seguito in presenza di divieto. La presenza dei cani sulle spiagge è sempre più spesso motivo di grandi incomprensioni, anche a causa di ordinanze spesso in contrasto fra loro, scarsa evidenza o assenza delle indicazioni di divieto. Ecco alcune norme sempre valide: 1) se è dimostrabile che il cane si occupa di salvataggio, vigilanza pubblica o svolge funzioni sociali (accompagnamento per disabili) gode degli stessi diritti delle persone 2) se si decide di portarlo durante la stagione estiva in spiaggia o in prossimità di stabilimenti balneari, è necessario far indossare la museruola, tenerli al guinzaglio e non farli sostare sulla battigia ma solo transitare 3) l’imprenditore balneare potrà decidere se accettare o meno cani all’interno del suo stabilimento balneare (evidenziando il divieto nel Regolamento Interno) o stabilire regole e spazi riservati ad essi.
- Abbandonare rifiuti. Anche se dovrebbe essere scontato vi assicuro che non lo è affatto. Con la L.137 del 2023 lo Stato è passato a considerarla sanzione penale e non più solo amministrativa. Esiste un divieto di abbandono di rifiuti sulle spiagge di tutta la costa nazionale (ed il territorio). Gli stabilimenti balneari sono dotati per legge di appositi contenitori e metodi per la raccolta differenziata dei rifiuti nel rispetto delle moderne normative. Se non sono presenti nei tratti di spiagge libere, basta raccogliere i propri rifiuti in un sacchetto e buttarli in un apposito contenitore una volta lasciata la spiaggia (raccogliere i rifiuti e lasciarli in un sacchetto in spiaggia o sotto gli alberi è come non raccoglierli!). Si rischiano severe sanzioni penali! Raccomandazione per i ⇒ fumatori che ancora potranno fumare negli stabilimenti balneari: evitate categoricamente l’insabbiamento delle cicche di sigaretta quando siete al mare, sono una ⇒ fonte d’inquinamento molto pericolosa e difficile da eliminare.
- Nuotare all’interno dei corridoi di lancio negli stabilimenti balneari che ne sono provvisti. Si tratta di porzioni di mare riservati alla partenza o all’approdo di mezzi nautici in cui è ASSOLUTAMENTE VIETATA la BALNEAZIONE e tutta una serie di comportamenti che ho evidenziato nell’ ⇒ articolo dedicato ai corridoi di lancio. I bagnini di salvataggio non vogliono impedirvi di fare il bagno all’interno di questi corridoi o di attraversarli a nuoto per un loro vezzo. Svolgono solo il loro dovere nel rispetto delle Ordinanze di Sicurezza Balneare e nel tentativo di prevenire incidenti spesso fatali per le persone coinvolte. EVITATE DI ATTRAVERSARE I CORRIDOI DI LANCIO!
Un comportamento che non è punito dalla legge (⇒ salvo casi specifici) ma spesso al centro di accese controversie è rappresentato dal dedicarsi all‘ ⇒ elioterapia a seno nudo per le donne, il cosiddetto TOPLESS. Non esiste una legge in Italia che impedisca alle donne di prendere il sole in topless al mare ma potrebbe essere una regola interna dello stabilimento balneare che ospita una clientela composta per lo più da famiglie, anziani e bambini. E’ una limitazione che deve essere, comunque, evidenziata nel Regolamento interno dello stabilimento balneare e resa nota ai frequentatori che non possono, a quel punto, rifiutarsi di rispettare.