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Perché il colore del mare tende al blu

Cercherò di spiegare questo fenomeno piuttosto complesso nel modo più semplice possibile. Ho scoperto negli anni, parlando con colleghi e frequentatori di stabilimenti balneari, che alla domanda “perché il colore del mare tende al blu“, la maggior parte degli intervistati ha fornito risposte poco chiare e convinte.  

PREMESSA: come comunemente si pensa, il colore del mare può essere influenzato dal colore del cielo ma anche dal colore del fondale marino e degli elementi naturali sommersi (scogli, banchi di posidonia, ecc.).

Il perché del suo colore, però, dipende sostanzialmente da uno 
specifico elemento naturale: la luce solare (tanto importante quanto complessa in tutte le sue forme e dinamiche).

Cerchiamo di capire insieme, in modo semplice, perché l’acqua del mare tende al blu!

1) Cosa s’intende per luce solare?

Il sole è una fonte di energia che emette diversi tipi di onde elettromagnetiche:

  1. raggi gamma
  2. raggi x
  3. ultravioletti
  4. infrarossi
  5. microonde
  6. radioonde

Senza entrare nel merito delle caratteristiche di ogni raggio solare, ricordate che l’occhio umano riesce a vedere la seguente sequenza di colori (quelli dell’arcobaleno):

  • rosso
  • arancione
  • giallo
  • verde
  • azzurro/blu
  • indaco
  • violetto

Ora pensate semplicemente che i “raggi colorati” che scompaiono per primi in mare, man mano che la massa d’acqua aumenta e andiamo in profondità, sono gli stessi.

Mi spiego meglio. Ecco come scompaiono i colori generati dai raggi solari in mare:

  • rossodopo 5 metri
  • arancionedopo 15 metri
  • giallodopo 30 metri
  • verdedopo 50 metri
  • azzurro/blu/indaco/violetto oltre i 400 metri 
RICORDATE: come ho scritto all'inizio, in una giornata serena con il cielo azzurro ed il sole nella sua posizione perpendicolare alla terra (Zenith), i suoi raggi saranno più luminosi e penetranti e l'azzurro del cielo, inoltre, esalterà quello del mare.

La stessa cosa non accadrà quando l’inclinazione dei raggi solari sullo specchio marino è notevole (tramonto, alba) o in presenza di nuvole e nebbie che andranno ad intercettare i raggi solari, disperdendo la loro capacità di penetrazione nel mare e vanificando parte dell’effetto cromatico.

Altri elementi che possono condizionale la colorazione del mare

La presenza di fitoplancton o la sospensione di fanghi e sabbia può determinare variazioni di colore nel mare (tendenti al verde o al giallo), soprattutto a ridotte profondità. Oppure la presenza di scogli sul fondale (può rendere il colore del mare molto scuro) o di sabbia particolarmente bianca (rende il colore dell’acqua più chiaro).

L’acqua del mare a basse profondità (come anche all’interno di una bottiglia) resta trasparente in quanto è scarsa la quantità di molecole capaci di assorbire tutti i colori dello spettro solare. Man mano che aumentano massa d’acqua e profondità, i raggi solari esprimono il loro potenziale di penetrazione attraverso i colori.

In CONCLUSIONE, essendo il mare un’ enorme massa d’acqua che si estende anche in profondità, è soggetta ad evidenziare il colore dei raggi solari che coinvolgono la maggior parte di essa.

Sembra essere proprio BLU il colore che, più di tutti gli altri, ama il mare e che lo segue fino agli abissi... determinando il colore del suo affascinante abito!

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