Un giorno un bambino mi ha chiesto: “Perché non posso bere l’acqua del mare?” Avevamo intorno un mare talmente bello e limpido! Ma ho provato a spiegargli perché non è possibile.
Affermare semplicemente che non è opportuno bere acqua di mare perché salata (escludendo inquinamenti vari), può andar bene per un bambino… ma anche molto riduttivo! Proverò a spiegarvi perché si tratta di un’azione che, anche in situazioni molto critiche di carenza d’acqua o disidratazione, è bene non praticare. Cercherò di farvi capire meglio perché e per quali motivi un gesto così “naturale” potrebbe diventare fatale per la vita di una persona.
Anche disidratato, non bere acqua di mare!
Mediamente, l’acqua di mare ha una concentrazione salina equivalente a 35 grammi per litro (per capirci, tre cucchiai pieni di sale in un litro d’acqua, di cui 27 grammi di cloruro di sodio e la restante parte composta da sali di magnesio, calcio e potassio).
Senza scivolare troppo in campo “scientifico”, vi ricordo che la salinità del nostro sangue favorisce, nel nostro organismo, la circolazione delle sostanze nutrienti oltre a garantire la funzionalità degli organi.
E’ proprio nella differenza di concentrazione salina fra sangue umano e acqua di mare che dobbiamo individuare il PERICOLO:
- il mare ha una concentrazione salina di circa 35 grammi per litro
- il sangue umano tende a mantenere la sua concentrazione salina intorno ai 90 grammi per litro
Cosa succede quando beviamo acqua di mare se siamo disidratati?
PREMESSA:
tutte le nostre cellule sono ricoperte da una membrana semipermeabile che reagisce come un filtro. Essa permette ad alcune molecole di passare e ne trattiene altre. Il cloruro di sodio non riesce ad attraversare la membrana cellulare, cosa che invece riesce a fare comodamente l’acqua. Per un corretto funzionamento del nostro organismo, grazie al principio definito osmosi, secondo il quale due ambienti in comunicazione tendono all’equilibrio, si possono verificare due casi:
- se l’ambiente extracellulare è povero di sale rispetto a quello intracellulare, la cellula assorbe acqua per riportare in equilibrio gli elementi.
- se l’ambiente extracellulare è ricco di sale, la cellula perde acqua per ristabilire l’equilibrio ma, purtroppo, si secca determinando conseguenze spesso fatali.
RICAPITOLANDO:
- bevendo acqua di mare non facciamo altro che aumentare notevolmente la concentrazione di sale nel nostro sangue.
- Il nostro organismo, attraverso i reni, prova a ristabilire l’equilibrio interno facendo appello a tutte le sue scorte di acqua contenute nelle cellule.
- I reni, funzionano a pieno regime per cercare di espellere il sale ma invano in quanto la concentrazione salina dell’urina non sarà mai pari a quella dell’acqua marina.
- Abbiamo una dispersione di tutte le nostre scorte di acqua contenute nel nostro organismo.
CONSEGUENZE: sangue sempre meno liquido, crampi, bocca asciutta, restringimento dei vasi sanguigni, aumento del battito cardiaco (al fine di garantire ossigeno agli organi), nausea, debolezza, stati deliranti e probabile blocco renale. Senza un’adeguata idratazione, continuando a bere acqua di mare in una situazione simile, il coma ed il decesso sono le naturali conseguenze.
Naturalmente si tratta di situazioni estreme (naufragi, imbarcazioni alla deriva con uomini a bordo, uomini in mare trascinati dalla corrente, ecc.). Nulla a che vedere con la classica bevuta che può capitare a chiunque fa un bagno al mare (che comunque, considerato lo stato di salubrità dei nostri mari, sconsiglio vivamente!).