Molti pensano che le origini ed i significati più profondi di questo gesto siano da ricondurre alla folta schiera dei surfisti di tutto il Mondo che ne ha fatto un vero e proprio marchio di fabbrica. Anche se il mare fa da contorno a tutte le teorie sulla sua nascita, non sembra essere il surf l’elemento che ha dato vita a questo singolare gesto della mano. Un pugno chiuso da cui escono fuori pollice e mignolo, diventato ormai un saluto universale: lo Shaka
Le sue origini appartengano alle isole Hawaii e i significati sono che rappresenta sono tanti:
- intesa
- positività
- rilassatezza
- superamento delle diversità (linguistiche, sociali, culturali, religiose)
- sintesi di quello che gli hawaiani chiamano Aloha Spirit, un segnale d’intesa capace di creare feeling anche fra sconosciuti.
Anche se l’enorme comunità dei surfisti ne ha fatto una sorta di marchio registrato, è davvero particolare il percorso che ha fatto lo Shaka prima di raggiungere le spiagge di tutto il mondo e non solo.
Le fonti hawaiane più credibili collegano il saluto ad un tale chiamato Hamana Kalili, protagonista di due storie entrambe molto sostenute:
- la prima narra che mentre un tal Kalili lavorava presso uno zuccherificio, perse le tre dita centrali della mano destra. Dopo l’incidente venne ricollocato come capotreno addetto al trasporto dello zucchero. In questo nuovo ruolo, il suo segnale di “tutto ok” per permettere al treno di spostarsi consisteva proprio nell’agitare la mano destra priva delle dita centrali con pollice e mignolo aperti. Tutti i bambini assistevano incuriositi ad un gesto tanto originale quanto carico di positività e iniziarono a salutarsi allo stesso modo!
- la seconda, sempre attribuita a Kalili, racconta di una battuta di pesca in mare con la dinamite (ai tempi in cui le Hawaii non erano ancora territorio USA). L’esplosione provocò all’uomo la perdita delle tre dita centrali della mano destra ma appena accaduto sembra che a caldo, non sentendo dolore, l’uomo agitò la mano come per dire: “tranquilli, tutto ok”.
♣ Una seconda teoria fa riferimento al modo in cui gli hawaiani maneggiavano le tipiche collane di fiori, le leis, prendendole con le tre dita centrali delle mano e lasciando liberi e tesi il mignolo ed il pollice.
♥ Una terza teoria, non sull’origine del gesto ma sulla sua enorme diffusione, riguarda un certo Lippy Espinada, un simpatico venditore di auto usate sulla televisione hawaiiana, promotore del gesto durante le sue simpatiche televendite.
Shaka non è solo un saluto universale ma un gesto che racchiude dolore, presa di coscienza, rispetto, comprensione, forza, simpatia, amicizia, auguri, assenza di pregiudizi, spirito di sacrificio, condivisione, semplicità.
Le personalizzazioni sono tante! Ma non è importante conoscere le origini o il modo in cui farlo, bensì impegnarsi ad accompagnare lo Shaka con comportamenti degni dei suoi significati positivi più profondi.