Quando ero bambino, a scuola la maestra mi diceva sempre che avrei dovuto dedicarmi con costanza alla lettura… di ogni cosa, basta che leggevo! Sarebbe stato l’unico modo per imparare a scrivere bene, ad arricchire il proprio bagaglio di parole ed espressioni. All’inizio non capivo perché dovessi leggere, pensavo che sarebbe bastato ascoltare chi parlava. Poi col tempo ho capito che nella lettura si nasconde la capacità di scrivere correttamente, di comunicare con le parole appropriate, qualcosa che resta nel tempo e che, per questo motivo, merita maggiore attenzione delle parole che hanno il loro momento di gloria solo nel momento min cui vengono pronunciate!
Certo, adesso i supporti informatici e la tecnologia stanno portando tutti a leggere poco, male e velocemente! Si cerca in tutti i modi di dare, attraverso i video, un valore nel tempo anche alle parole… tuttavia, se ci pensate bene, i momenti importanti della vita di ogni persona, generalmente, sono caratterizzati da poche parole scritte su di un foglio o altro (una dichiarazione d’amore, una confidenza mai fatta prima, una promozione a lavoro…).
Come riassume perfettamente il giornalista-scrittore Gianfranco Iovino: L’uomo ha due grandi doti: la “parola” per dar voce ai pensieri e la “scrittura” per darne loro un senso nel tempo.
Se arriveremo a perdere totalmente la capacità di scrivere, perderemo anche la nostra capacità creativa ma soprattutto perderemo la possibilità di essere originali!