
Sapevo che in alcune zone del Sudest Asiatico l’uso dei frigoriferi nelle case era un’abitudine poco frequente ma non pensavo ci fosse un collegamento con i Wet-Market. La loro attitudine a mangiare all’aperto e trascorrere tutta la giornata fuori casa, li ha portati a considerarla solo come luogo per dormire la notte. Talvolta anche nelle fasce di popolazione più emancipate, si tende a non usare i cibi refrigerati ma mai avrei pensato a come avrebbero scavalcato il problema.
Come? Cercando di acquistare roba fresca. E allora vi porgo una domanda?

Qual’è il cibo più fresco in natura? Semplice… quello vivo! Allora la risposta alla domanda “come gli asiatici in alcuni territori a rinunciare” al frigorifero è: “acquistando nei Wet-Market animali vivi“.
Ma non è tutto. Perché Mercati-Bagnati? Wet = bagnato, esattamente! Ma bagnati di cosa? E qui che si entra nell’inferno di questi punti vendita tipici del Sudest Asiatico. I pavimenti sono

costantemente bagnati da liquami, sangue, viscere di animali, escrementi, ghiaccio sciolto, acqua che scivola dalle bancarelle spruzzata sui pezzi di carne appena macellati. Si, perché nei Wet-Market ti macellano sul banco al momento un animale vivo e ti vendono la parte che hai scelto, mutilando la povera bestia con molta naturalezza. Una promisquità di alimenti terrificante, un delirio di pesci di ogni specie

e pezzatura, animali di ogni genere anche selvatici: serpenti, maiali, coccodrilli, tartarughe, volpi, pavoni, ratti, polli e tanto altro.
L’odore che sprigiona un Wet-Market è davvero nauseante, anche per i nasi meno sensibili. Gli occhi e la mente provano, faticosamente, ad accettare azioni davvero “sanguinarie”.

Intorno e dentro questo surreale ambiente lavora e spesso vive

un’intera comunità di venditori. La bancarella è la loro casa e se ci sono bambini in grado di lavorare lo fanno, se invece sono troppo piccoli, stano lì, vagano, spesso si perdono… talvolta li ritrovano. Mentre la vita scorre in una sorta di

frenesia alimentare e commerciale, ho visto bambini girovagare come piccoli folletti come in un cerchio dell’inferno dantesco. Sono bellissimi i bambini dei Wet-Market cambogiani… abituati a vivere nell’inferno… ma vi assicuro, anche loro sognano di essere supereroi!