Fare il bagno sotto la pioggia è sicuramente un’esperienza molto particolare. Tuttavia è bene sapere che, per quanto piacevole o romantica, se si sta avvicinando o è in corso un temporale, si tratta di una situazione da evitare assolutamente!
Infatti, è utile sapere che, soprattutto durante un temporale, si formano delle scariche elettriche naturali a causa dell’accumulo di elettricità statica presente nell’atmosfera: i fulmini. Le scariche elettriche generate dai fulmini possono viaggiare in diverse direzioni, restare in alta quota fra le nuvole o dirigersi e scagliarsi verso il basso con enorme energia (fino ad 10 milioni di volt, che a confronto con i 220 volt delle famigerate prese elettriche delle nostre abitazioni, fa rabbrividire!). Il tuono non è altro che il rumore prodotto proprio dalla scarica elettrica, preceduto dal tipico bagliore prodotto dal fenomeno elettrico.
Dobbiamo assolutamente evitare di trovarci nel campo elettrico scaricato da un fulmine durante un temporale. Come? Stando lontani dalle strutture metalliche alte e appuntite (pali, tralicci, alberi, ombrelloni, scale antincendio…) che, qualora saranno colpite dal un fulmine, disperderanno nel terreno la corrente elettrica in un raggio di centinaia di metri (con maggiore intensità quando gli elementi attraversati dalla scarica sono anche ottimi conduttori elettrici come il metallo o l’acqua).
Ma perché gli alberi e le strutture alte, appuntite e metalliche “attirano” i fulmini?
In realtà la risposta è molto semplice. Perché l’elettricità prodotta da un fulmine sceglie la strada più breve e comoda per raggiungere il terreno, agganciandosi a ciò che trova prima nel suo percorso. Non sono gli alberi o i pali ad attirare i fulmini ma le loro caratteristiche (altezza e forma).
CURIOSITÀ – Gli stessi parafulmini sono progettati rispettando questi principi: con una forma allungata e appuntita, posizionati sempre in alto, in modo da attirare i fulmini ed evitare che cadano altrove.
Ma perché anche il contatto con l’acqua è pericoloso? Perché durante un temporale non dobbiamo fare il bagno?
Anche in questo caso la risposta è molto semplice. Perché l’acqua è un ottimo conduttore di elettricità e quando un fulmine colpisce lo specchio d’acqua (mare, lago, fiume, piscina) in cui siamo immersi, pur non colpendoci direttamente, la sua scarica elettrica si propaga in una vasta area circostante mettendo a rischio la nostra incolumità.
Anche praticare attività nautiche (soprattutto a vela) durante un temporale è molto pericoloso.
Durante questo tipo di attività, si sta a contatto con strutture alte, appuntite e spesso metalliche (in particolare gli alberi delle imbarcazioni o dei windsurf). A questo va aggiunto che, praticando attività nautiche in mare, si tende ad allontanarsi dalla costa e ad avvicinarsi alle zone in cui le tempeste di fulmini sono più pericolose, risultando un bersaglio isolato più facile da colpire.
Qualora non fosse possibile rientrare in porto o attraccare, si consiglia di allontanarsi dalla zona del temporale (in genere le aree in cui si verifica la tempesta di fulmini è piuttosto circoscritta). Evitare, comunque, di pescare con la canna (lunga, appuntita e metallica) e di appoggiarsi agli alberi dell’imbarcazione. Se abbiamo buttato l’ancora, sarebbe meglio collegare l’albero con un cavo/cima all’ancora stessa (l’eventuale scarica elettrica una volta colpito si disperderebbe in mare piuttosto che sullo scafo).
Sempre per gli stessi motivi, anche posizionarsi sotto un ombrellone in spiaggia non è prudente durante un temporale!
Quali possono essere le conseguenze se colpiti direttamente o indirettamente da un fulmine?
Ricevere direttamente la scarica di un fulmine è cosa assai rara (ma non impossibile, soprattutto in certi posti!) e generalmente non lascia scampo al malcapitato (i casi più frequenti riguardano escursionisti di alta montagna sorpresi in spazi aperti). Essere colpiti indirettamente è relativamente più frequente e, anche in questo caso, le conseguenze possono essere molto pericolose:
- paralisi
- amnesie
- perdita di conoscenza
- ustioni e ferite molto gravi
- importanti danni neurologici
- arresto cardio-respiratorio
- morte
Si tratta di consigli validi non solo per i frequentatori di ambienti acquatici. In generale, riassumo quali sono le azioni principali da svolgere per una sufficiente prevenzione:
- evitare il contatto con oggetti metallici, appuntiti e strutture alte;
- uscire dall’acqua se stiamo facendo il bagno;
- evitare di tenere accesi gli apparecchi elettrici;
- se in macchina, chiudere i finestrini;
- se si è all’aperto ed è possibile, non ripararsi sotto un albero, in particolare se isolato (cercare un luogo chiuso, anche una grotta, una stalla…);
- non appoggiarsi ma allontanarsi dalle pareti delle strutture, in particolare all’aperto (che potrebbero essere colpite anch’esse);
- se stiamo all’aperto, la posizione migliore da assumere è stando seduti a terra con con le gambe piegate verso il petto (in modo da ridurre il più possibile il contatto col terreno e la “direzione” del nostro corpo verso l’alto);
- se ne abbiamo la possibilità, cerchiamo riparo all’interno di una struttura in muratura o in pietra cercando di non appoggiarci alle pareti.