AMBIENTI ACQUATICI PREVENZIONE

Bastano 5 metri per litigare

Bastano 5 metri per litigare. Ma per cosa? Per l’utilizzo, presso gli stabilimenti balneari, della cosiddetta battigia (anche chiamata impropriamente “bagnasciuga”).

 Chi litiga? Gestori, bagnini e clienti degli stabilimenti balneari ma anche frequentatori di spiagge libere o semplici passanti.

La legge non è proprio esaustiva in merito all’utilizzo di quest’area e le Ordinanze della Capitaneria e della Regione offrono spiegazioni piuttosto ermetiche e contorte.

Gran parte della confusione dei cittadini su questo tema dipende dalla mancanza di una normativa unica valida per tutto il Paese.

Proverò a tracciare una linea guida che possa eliminare tesi prive di fondamento ed inutili discussioni.

La legge nazionale di riferimento esiste (per gli appassionati l’art.11 legge 217/2011) ma rimanda a Regioni e Comuni il compito di legiferare nello specifico.

Atteniamoci alla legge nazionale. Essa dichiara in sintesi che:  è diritto di tutti il libero accesso e la fruizione della battigia.

Nella quasi totalità dei comuni rivieraschi italiani, la norma ufficiale (verificabile nei documenti dell’Ordinanza della Capitaneria e consultabili da chiunque presso le postazioni dei bagnini di qualsiasi stabilimento balneare) è la seguente:

i cinque metri di terreno demaniale marittimo di fronte agli stabilimenti balneari definito battigia, può essere utilizzato da chiunque per il transito ma non per la sosta.

A conferma di quanto affermato, una recente sentenza dell’ Adiconsum in merito all’uso della battigia, ha stabilito che lo spazio di fronte le concessioni demaniali dove infrange l’onda (generalmente quantificato nella misura di 5 metri) può essere raggiunto e attraversato liberamente senza  versamento di alcun corrispettivo.

E’ altresì vietato installare su quella fascia di territorio ombrelloni, sdraio o qualsiasi altra attrezzatura che non sia destinata al soccorso.

Operatori balneari e liberi cittadini generalmente discutono per motivi che hanno alla base una scarsa conoscenza delle ordinanze.

La battigia non viene data in concessione assieme al tratto di spiaggia retrostante, essa resta pubblica ma questo non vieta agli gli operatori degli stabilimenti balneari e ai bagnini d’ impedire soste o usi impropri di quello spazio nel rispetto dell’ Ordinanza. In quel caso stanno esercitando un servizio pubblico più che privato.

Ripeto, è inutile prendersela col bagnino o col gestore dello stabilimento balneare se ci invitano a NON SOSTARE SULLA BATTIGIA!

Anche se la spiaggia per sua natura giuridica non è privatizzabile, esistono leggi dello Stato che ne stabiliscono l’utilizzo ANCHE attraverso i concessionari che sono tenuti a far rispettare certe regole per il bene comune (evitando deliri di privatizzazione).

Fate attenzione ad insistere al grido “la spiaggia è di tutti!”. Esiste un Codice Civile e il Comune ha un suo Regolamento della disciplina della Attività Balneari. Una eventuale controversia legale potrebbe portarvi a subire sanzioni per “violazione del provvedimento comunale”.

Bastano 5 metri per litigare ma basterebbero 5 minuti per leggere le Ordinanze ed evitare inutili discussioni!

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