DOCTORBEACH PREVENZIONE SOCCORSO

Dobbiamo imparare tutti a chiedere aiuto

Sembra la cosa più banale e semplice che si possa fare ma non lo è affatto! Quando capita di trovarci di fronte ad una persona infortunata o in pericolo di vita, il più delle volte non sappiamo come comportarci o facciamo le cose meno utili ed efficaci. Per questo, se impariamo tutti a chiedere aiuto (tanto per cominciare!) renderemo tutti più sicuri e tutelati (le persone a noi più care, noi stessi e le nostre comunità).

Voglio fornire a tutti un’idea chiara e semplice di ciò che significa soccorrere una persona in evidente stato di difficoltà. Non occorre essere medici, infermieri o soccorritori abilitati per dare il proprio contributo.

Possono bastare poche poche azioni eseguite correttamente per superare o evitare una tragedia. Fra queste, una delle più importanti è senza dubbio la chiamata di soccorso

COME CHIEDERE AIUTO CORRETTAMENTE

Segnalare tempestivamente un incidente ai servizi specializzati nel soccorso è un vero e proprio dovere del cittadino e qualora omesso, può essere punito secondo l’art. 593 del Codice Penale alla voce Omissione di Soccorso). 

Sappiamo bene che a tutti capita almeno una volta nella vita di dover soccorrere qualcuno e, purtroppo, può capitare con uno sconosciuto ma anche con una persona a noi particolarmente cara! Non sapere come comportarsi in certi casi riduce le probabilità di sopravvivenza dell’infortunato e genera sempre, nella persona che non ha contribuito alla sua salvezza, dolore, frustrazione e sensi di colpa.

Il primo soccorso è un’attività riferita a molti casi critici che possono capitare ad ognuno e in ogni contesto della vita. Tuttavia, dovete sapere che, tutte quelle casistiche di infortunio, nel peggiore dei casi confluiscono verso quello stato psico-fisico molto pericoloso rappresentato dall’arresto cardio-respiratorio (una vera piaga sociale che dobbiamo combattere con maggiore determinazione alla luce dei circa 70.000 decessi annui nel nostro Paese). 

Nel BLS D (Basic LIfe Support Defibrillation), sono contenute le procedure e le tecniche che consentono di prevenire e trattare un arresto cardio-respiratorio nella fase iniziale. Ma di questo vi parlerò in un’altro articolo. 

RESTIAMO SULLA CHIAMATA DI EMERGENZA

Senza addentrarci nella selva oscura delle variabili che possono rendere un soccorso molto difficile, (anche per i più esperti soccorritori), ci sono azioni che chiunque può svolgere e che, svolte correttamente, risultano estremamente efficaci.

Mi è capitato spesso di sentire, durante le docenze nei corsi di BLS D, la frase: “Si ma poi, quando ti trovi con una persona priva di coscienza vai in panico e non capisci più niente!”. Certo, vi confermo che anche al personale sanitario o ai soccorritori più esperti, può giocare un brutto scherzo l’emotività di fronte a certe situazioni! Ma proprio in questi cos’è che fa la differenza? Solo la vostra conoscenza. Al netto di uno stato emotivo alterato, colui che conosce come comportarsi avrà sempre più possibilità di dare il suo utile contributo, pur non essendo un professionista

NO IMPROVVISAZIONI

E’ assolutamente necessario evitare improvvisazioni o praticare operazioni di cui non si conoscono le conseguenze. Dovete abbandonare il nozionismo ed i cosiddetti “metodi della nonna” non sempre giusti e opportuni. Una persona in stato d’incoscienza o di minima coscienza dev’essere trattata rispettando procedure ben precise. Se NON le conoscete, limitatevi a cercare subito qualcuno che possa aiutarvi nel soccorso e a chiamare tempestivamente i soccorsi avanzati (112/118).

Soprattutto i più giovani che crescono attraverso la sperimentazione dei propri limiti e tutti coloro che spesso  inciampano nell’abuso di bevande alcoliche o sostanze che alterano il loro stato psicofisico, dovrebbero conoscere alla perfezione certi argomenti.

Trasmettere ai ragazzi la conoscenza delle operazioni di primo soccorso, accresce il livello di sicurezza di tutti i luoghi particolarmente affollati che sono soliti frequentare: scuole, palestre, stadi, locali d’intrattenimento, spiagge, ecc..

 E ALLORA, IMPARIAMO TUTTI A CHIEDERE AIUTO. COME?

  • PER PRIMA COSA se necessario (e nel modo che indicherò nelle prossime righe), effettuare una rapida valutazione ambientale e allontanare, quando possibile, l’infortunato da potenziali situazioni ambientali pericolose (fumi, fuoco, acqua, contatti elettrici, strutture pericolanti…). Non mettete a rischio anche la vostra incolumità se la scena dell’incidente è pericolosa per voi ma preoccupatevi di chiamare tempestivamente i soccorsi avanzati (112-118). 

QUANDO SIAMO DA SOLI CON L’INFORTUNATO

  1. Chiamare a gran voce qualcuno che nelle immediate vicinanze possa raggiungerci e aiutarci nelle operazioni (meglio se un medico o un soccorritore).
  2. Restare accanto all’infortunato ed allertare personalmente e tempestivamente il numero di emergenza (112/118). Come vedremo in seguito il fattore tempo è un elemento fondamentale (solo se non siete in possesso di un telefono, vi allontanate  dall’infortunato per allertare in qualche modo il 118).

QUANDO SIAMO CON L’INFORTUNATO IN PRESENZA DI MOLTE PERSONE

  1. Se siete gli unici ad accorgervi dell’incidente, e tutti intorno a voi sono distratti da altro, chiamare AIUTO a gran voce e chiedere se  fra i presenti c’è un medico o un soccorritore.
  2. Se non è presente né un medico né un soccorritore e non potete chiamare personalmente il numero di emergenza, rivolgetevi direttamente ad una persona per far chiamare subito 112/118. RICORDATE, non dovete mai dire a tutti i presenti “chiamate il 118!” , lo chiamerebbero in tanti (o nessuno pensando che un’altro sta chiamando al suo posto) con sovraffollamento di linee telefoniche e indicazioni confuse. Scegliete ed indicate una persona fra tutte “tu, chiama il 118 e riferisci che…”.

COSA COMUNICARE ALL’OPERATORE DEL 112/118?

Più informazioni possibili:

  • stato di coscienza dell’infortunato (se reagisce agli stimoli fisici e vocali oppure è privo di coscienza, se reagisce agli stimoli fisici e sonori ma è in evidente stato confusionale)
  • sesso dell’infortunato
  • età (indicativa)
  • come appare ai nostri occhi di semplice osservatore l’infortunato (se presenta ferite da taglio, ustioni, tumefazioni, fratture…)
  • indirizzo del luogo del ritrovamento o dell’incidente (o coordinate geografiche il più precise possibile se in mare o in luoghi all’aperto)
  • se ne siamo a conoscenza, indicare eventuali difficoltà legate alla viabilità (traffico o strade dissestate) per raggiungere il posto con l’ambulanza
  • altre eventuali utili informazioni che possono rendere più rapido ed efficace l’intervento del 118.

ESEMPIO DI TELEFONATA AL 118

 

IMPORTANTE:  nel caso in cui fosse necessario spostare l’infortunato e vi trovate in condizione di poterlo fare senza mettere in pericolo la vostra incolumità (assenza di incendi, fumi, strutture cadenti, elettricità, acqua, folla incontrollata…), ricordate sempre di spostarlo ponendolo su un piano rigido ed evitando movimenti della testa e del bacino. È sempre opportuno considerare l’eventuale presenza di lesioni spinali (fino a prova contraria).

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