Ognuno dovrebbe impegnarsi, sin dalla giovane età, nell’elaborazione del proprio piano B. Il cosiddetto piano B è il nostro paracadute quando siamo in volo, la nostra zattera di salvataggio quando siamo in navigazione, il mezzo sostitutivo quando alla nostra auto si rompe il motore! In altre parole, rappresenta la nostra sicurezza, la tranquillità di poter uscir fuori da situazioni scomode, difficili o insostenibili durante il corso della vita. È un concetto valido in ambito lavorativo ma anche per altri contesti. Per questo motivo il piano “B” va preparato in tempo e con cura!
GUARDIAMO ALLA POSSIBILITÀ DI UN PIANO “B” IN AMBITO LAVORATIVO
Sin da bambini si manifesta, in ogni individuo, la volontà di svolgere, una volta diventati grandi, un determinato lavoro. Da piccoli siamo influenzati dal lavoro svolto dai nostri genitori o dagli eroi che popolano la nostra fantasia e il nostro tempo libero. Crescendo iniziamo a fare i conti con le nostre attitudini, a capire meglio ciò che è più congeniale al nostro modo di essere, al nostro carattere. Aumenta la consapevolezza in relazione a ciò che apprezziamo e ciò che rifiutiamo decisamente.
È proprio nella fase adolescenziale che si pongono i presupposti e le basi per quella che sarà, in futuro, la nostra attività lavorativa. Questo non vuol dire che non sarà giusto o non si potrà cambiare idea, cambiare lavoro, corso di studi o altro! Ognuno sarà sempre libero di cambiare, di deviare da quella che inizialmente sembrava la scelta più congeniale e che poi, per svariati motivi, si è rivelata inadatta. Tuttavia, per cambiare occorre essere capaci di interpretare altri ruoli e per essere capaci di farlo, occorre studiare, formarsi, maturare esperienze. Tutte cose che hanno a che fare con il tempo, l’unico elemento che nessuno potrà mai fermare, che scorrerà sempre e comunque, a prescindere dalle situazioni che si verificheranno nei vari contesti della nostra vita.
PERCHÈ LAVORARE DA SUBITO AL PIANO B
Per tutti questi motivi, il piano B va preparato con cura sin da quando siamo adolescenti. Come? Affiancando alla nostra formazione primaria, che ci auguriamo potrà condurci a svolgere il lavoro desiderato, una serie di formazioni correlate e verso le quali ci sentiamo più attratti, capaci di aumentare le nostre conoscenze e la possibilità d’inserimento in più contesti lavorativi (o negli stessi ma con la capacità di rivestire più ruoli).
Non importa il tipo di attività lavorativa scelta, che ci propongono o in alcuni casi, siamo costretti ad accettare. Il concetto di dedicarsi costantemente alla propria formazione è sempre valido e importante. Lo è per l’avvocato come per l’operatore ecologico! Nessuno può sapere cosa gli riserverà il futuro ed è sempre opportuno conoscere cose nuove, aggiornarsi e formarsi costantemente per acquisire competenze al passo con i tempi e sempre “spendibili” (un patrimonio personale che nessuno potrà mai sottrarci).
QUANDO È OPPORTUNO CAMBIARE O VIRARE SUL PIANO “B” ?
I motivi per i quali si cambia o si è costretti a virare su nuove esperienze lavorative possono essere tanti:
- chiusure di aziende o riduzioni di personale;
- rapporti conflittuali con i superiori o con i propri colleghi;
- infortuni invalidanti;
- stati depressivi durante lo svolgimento dell’attività lavorativa;
- mancanza di gratificazioni e riconoscimento dei propri meriti;
- scarso rispetto umano e lavorativo da parte del datore di lavoro e dei suoi preposti;
- mancata osservanza degli accordi contrattuali;
- isolamento per mancanza di comunicazione con colleghi e superiori;
- assenza di stimoli per svolgere una determinata attività lavorativa secondo certe modalità;
- ambiente di lavoro “tossico” dal punto di vista della comunicazione interna e delle relazioni umane;
- controlli ossessivi ed ingiustificati;
- mission aziendale non in linea con la propria etica di vita.
- …
COME VIRARE SUL PROPRIO PIANO “B” ?
In sostanza, quando un lavoratore è sicuro della propria competenza non dovrebbe mai temere di rimettersi in gioco! Anzi, il cambiamento potrebbe riservargli piacevoli sorprese qualora si stia allontanando da una delle situazioni sopra elencate. Non è mai opportuno pensare che il datore di lavoro di turno sia l’unica persona che, nella vita, potrà offrirci un posto di lavoro capace di soddisfare le nostre aspettative. Ecco perché più competenze avremo, maggiori saranno i datori di lavoro che potranno richiedere ed apprezzare la nostra collaborazione!
COSA SIGNIFICA PASSARE AL PIANO “B”
Sicuramente significa che qualcosa è andato storto durante il percorso lavorativo. Ma avere un piano B vuol dire anche rimettersi in gioco grazie alle proprie capacità, alla voglia e alle competenze acquisite che consentiranno di offrire a qualcun altro la nostra collaborazione. Per coloro che hanno prestato servizio nella stessa azienda per molti anni, sarà più complicato uscire dalla propria comfort zone ma in fondo ci sono tre possibilità a disposizione:
- trasformarsi in persone frustrate, tristi e rassegnate ad accettare quel che ci offrono, anche se ci appare inaccettabile!;
- fare riferimento alla propria competenza e non temere di rimettersi in gioco per dimostrare le proprie capacità a qualche altro datore di lavoro.
- Decidere di lavorare in proprio, autonomamente.
♥ Avere nella vita un piano B, ci consente di riaccendere le luci quando intorno a noi appare tutto spento!