Allo stesso modo in cui trasciniamo avanti, a suon di ricorsi, proroghe e “salate” sanzioni, la questione Bolkestein relativa ai rinnovi delle concessioni demaniali marittime (ritenute illegittime e gestite con metodi privi di fondamento giuridico), il 2024 ha posto le basi anche per una riforma sulla formazione della figura del Bagnino di Salvataggio che sembra dirigersi sulla stessa strada.
Come per gli stabilimenti balneari colpiti dalla famigerata Direttiva Bolkestein, anche il decreto ministeriale 85/2024 sta generando ricorsi e malcontento, soprattutto fra enti di formazione ed imprese turistico-balneari.
Quello che, al netto delle proteste più o meno legittime, salta agli occhi, è la evidente la mancanza di vuoti normativi e la trascuratezza con cui, da più di un secolo, si gestisce il patrimonio demaniale marittimo (e con esso gli ambienti naturali coinvolti). Anche figure di riferimento come i Bagnini di Salvataggio, addetti a ruoli di prevenzione, salvataggio e soccorso (con responsabilità civili e penali) sono sempre state considerate un costo più che una risorsa utile a salvaguardare l’incolumità di bagnanti e turisti, oltre che a garantire una qualificata offerta turistica.
E ALLORA, FACCIAMOCI QUALCHE DOMANDA!
Tanto per non prenderci in giro, v’invito a rispondere ad alcune domande… pur non essendo specialisti del settore:
- quale autorità “super partes” ha vigilato durante questi anni sull’effettiva capacità operativa dei bagnini di salvataggio dopo il conseguimento del brevetto?
- Perché i rinnovi non hanno mai contemplato la verifica delle competenze tecnico-operative? (Rilasciati attraverso un iter burocratico che non contemplava aggiornamenti e retraining formativi capaci di verificare le capacità operative fino a superare i 50anni di età, pur mantenendo in capo al bagnino le responsabilità di tipo civile e penale).
- Quali sono i mezzi nautici, le attrezzature ed i presidi medici a disposizione di un Bagnino di Salvataggio per salvataggi e operazioni di primo soccorso?
- Riesce un/a Bagnino/a di Salvataggio (a 16 anni e senza alcuna esperienza in ambiente acquatico) a raggiungere un pericolante in condizioni meteo-marine avverse, trasportarlo sul pattino di salvataggio e tornare a riva… solo perché in possesso di brevetto?
- Chi insegna al Bagnino le caratteristiche ed i pericoli dello specifico ambiente acquatico in cui presta il servizio di assistenza? (Ogni località, ha le sue caratteristiche).
- È capace di lavorare da solo, in autonomia oppure necessita di operare in team? (Chi lo verifica e come?).
- Chi insegna al futuro bagnino le tecniche di comunicazione più efficaci per fare prevenzione e comunicare in modo corretto? Riesce ad essere autorevole e mai autoritario nel relazionarsi con cittadini, turisti o clienti?
- A fronte di un’esperienza maturata negli anni, ha le caratteristiche personali e le competenze per assumersi la gestione di una squadra di bagnini di salvataggio?
- È capace di collaborare attivamente con gli addetti alla manutenzione (soprattutto nelle piscine) al fine di monitorare costantemente l’efficienza e la sicurezza degli impianti di filtrazione e la salubrità delle acque di balneazione?
- Conosce bene tutte le norme, che ha il compito di far osservare, contenute nelle Ordinanze emesse dalle Capitanerie di Porto, dalle Regioni e dai Comuni in cui opera? (Molte cambiano da Regione a Regione, follia!).
- È a conoscenza delle leggi nazionali relative alla frequentazione degli animali sulle concessioni demaniali marittime o sulla possibilità o meno di fumare in spiaggia?
- È capace di favorire la frequentazione dell’ambiente acquatico in cui opera a persone diversamente abili?
- Sa anticipare, a fronte di una esperienza sul campo e della conoscenza delle classiche dinamiche meteo-marine (venti, maree, correnti…) diverse da zona a zona, le operazioni da svolgere a salvaguardia dei bagnanti e delle attrezzature del datore di lavoro?
- Sa comunicare efficacemente con i soccorsi avanzati (118, Guardia Costiera, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Municipale, ASL…) e collaborare o mettersi a loro disposizione, qualora richiesto?
Appena 14 risposte potranno evidenziare una situazione che necessita di essere riformata se REALMENTE intendiamo migliorare le dinamiche da cui dipende la nostra offerta turistica! L’eccellenza passa anche attraverso di loro… non occorrono miracoli!