Interpretare correttamente il significato delle bandiere che vengono issate negli stabilimenti balneari, in prossimità della postazione del “bagnino di salvataggio”, rimane un argomento piuttosto controverso.
E’ un aspetto che coinvolge diverse figure lavorative e genera responsabilità molto importanti. Tanto per cominciare, è bene ricordare che stiamo parlando di PREVENZIONE, motivo per il quale è opportuno spendere qualche parola in più.
In ambito turistico-balneare esistono molte aziende, ben organizzate, in cui la decisione di esporre la bandiera di un determinato colore nel proprio stabilimento balneare, dipende da un costante monitoraggio delle previsioni meteo oltre che alle indicazioni del bagnino di salvataggio (sempre presente in spiaggia).
In genere, negli stabilimenti balneari, è l’assistente bagnanti, in quanto responsabile della prevenzione e del soccorso, che decide quale bandiera issare. Un bagnino di salvataggio esperto è capace di prevedere il verificarsi di determinati fenomeni meteo-marini.
In genere, sotto una maglietta rossa con su scritto “salvataggio” c’è una persona con delle competenze specifiche su venti, maree, fondali, manovre di primo soccorso e pericoli di varia natura che in certi casi possono fare la differenza fra la vita e la morte di un individuo. Ragazzi che rispondono civilmente e penalmente di molte azioni svolte durante il lavoro.
Ma cerchiamo di capire insieme il vero significato delle bandiere issate negli stabilimenti balneari, attraverso delle linee guida generali che permetteranno a tutti di eliminare qualsiasi dubbio d’interpretazione (e agli operatori di non subire sanzioni per un uso scorretto delle stesse).
In Italia le bandiere che, secondo le Ordinanze di Sicurezza Balneare, devono essere presenti negli stabilimenti balneari sono tre:
- ROSSA: segnala che la balneazione, a causa delle avverse condizioni meteo-marine, è pericolosa o che ci troviamo in assenza di servizio di salvataggio (in quest’ultimo caso, se si tratta di un orario in cui è previsto il servizio di assistenza ai bagnanti, è necessario aggiungere un cartello multilingue con la scritta “assenza del servizio di salvataggio”)
- BIANCA: segnala che è in funzione il servizio di salvataggio e che le condizioni meteo-marine permettono la balneazione ed il noleggio di natanti senza pericolo.
- GIALLA: segnala l’obbligo di chiusura degli ombrelloni a causa delle forti raffiche di vento (in alcuni comuni con o senza la bandiera rossa abbinata può indicare “mancanza di servizio di salvataggio dalle 13.00 alle 15.00”).
In caso di condizioni meteo-marine particolarmente pericolose, in cui è opportuno evitare anche la presenza in spiaggia dei bagnini, è consentito issare contemporaneamente la bandiera rossa e quella gialla, esponendo il cartello con la scritta multilingue “assenza del servizio di salvataggio”).
Anche se negli stabilimenti balneari le bandiere rientrano fra le dotazioni obbligatorie oggetto di controllo da parte degli organi competenti (soprattutto Guardia Costiera), in Italia trascuriamo ancora tanto la sicurezza delle spiagge libere e nei relativi tratti di mare antistanti (in cui mancano spesso indicazioni per la sicurezza e personale addetto al soccorso).
In SINTESI, la bandiera rossa negli stabilimenti balneari è da considerare un divieto assoluto solo per determinate attività o situazioni:
- uso natanti
- colonie
- balneazione causa mare inquinato o situazioni pericolose non evidenti (in quest’ultimo caso con l’ausilio di cartellonistica esplicativa).
In tutti gli altri casi non si tratta di un divieto assoluto ma di una importante e non trascurabile segnalazione di pericolo da rispettare, evitando di entrare in mare.
Nessun bagnino può permettersi di vietare ad una persona di entrare in mare con la bandiera rossa (comunque dovrà cercare di scoraggiare chi vuole farlo e continuare a prestare la massima attenzione).
I bagnanti, però, devono anche sapere che il bagnino, nel rispetto delle regole imparate durante il corso svolto per ottenere il brevetto, è tenuto ad effettuare una valutazione del rischio prima di un intervento di soccorso e, qualora dovesse ritenere di mettere in serio pericolo la propria vita per effettuare il salvataggio, è legittimato a desistere (e ad allertare immediatamente soccorsi più efficaci e sicuri). Nell’attesa il malcapitato resterà in mare, in una situazione di grosso pericolo per la sua incolumità.
Per la vostra sicurezza, rispettate le indicazioni dei bagnini di salvataggio in spiaggia… e naturalmente i colori delle bandiere!
2 comments
Salve. Esiste una normativa che stabilisce per legge il significato delle bandiere in spiaggia? Ed eventualmente si tratta di una normativa di livello nazionale o regionale?
Salve, per evitarLE qualsiasi dubbio, la esorto a rispettare semplicemente quanto richiesto dall’Ordinanza di Sicurezza Balneare emessa dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera nel tratto di costa di suo interesse.
E’ il documento a cui tutti dovrebbero riferirsi (non solo bagnini di salvataggio e gestori di attività balneari) in quanto disciplina “insindacabilmente” gli aspetti relativi alla sicurezza della navigazione, dei bagnanti e degli utenti in genere.
Purtroppo le Ordinanze variano da regione a regione, per questo motivo anche in riferimento all’utilizzo delle bandiere Le consiglio di riferirsi scrupolosamente alla “sua Ordinanza” in cui è specificato questo aspetto. Saluti @doctorbeach