AMBIENTI ACQUATICI CURIOSITÀ

Un mare sempre meno azzurro!

Il trend sullo stato di salute dei mari che bagnano la nostra penisola peggiora di anno in anno. Un futuro sempre più roseo… e meno azzurro, molto pericoloso! 

Mettiamo da parte le “sceneggiate “ messe in campo da esponenti politici, associazioni di categoria e società di servizi, che esaltano “inSPIEGABILMENTE” uno status generale da Bandiera Blu per i nostri “ambienti marini” ed i nostri servizi! È piuttosto semplice verificare che la realtà è ben diversa. Al netto dei cambiamenti climatici che influiscono non poco sulla vita umana e anche su quella della fauna e della flora marina,  i servizi e le sinergie fra le realtà turistiche che operano sul territorio sono scarsi (ognuno opera in autonomia). In particolare, la salubrità delle acque di balneazione risente ancora di scarsa attenzione ed efficacia degli impianti di depurazione utilizzati.

POCHI E SEMPLICI DATI 

I dati di Legambiente evidenziano un incremento dell’inquinamento presente nei nostri mari. Dal 30% circa del 2022 siamo passati al 37% circa di quest’anno.

I MAGGIORI INDIZIATI

Come al solito, scarichi abusivi incontrollati e assenza o malfunzionamento di impianti di depurazione.

EPPURE

Mentre paghiamo sanzioni pecuniarie per procedure d’infrazione dovute alla mancata conformità alla Direttiva europea sulle acque reflue, sembra che nel nel nostro Paese l’unico vero problema dei nostri ambienti marini risieda nella messa a bando delle concessioni balneari.

CI BATTIAMO PER LAVORARE SU SPIAGGE CHE RISCHIANO DI TRASFORMARSI IN DISCARICHE

Per adesso  abbiamo un tratto di mare inquinato ogni 75 km circa di costa, stando ai rilievi di Goletta Verde. Se rispettiamo questa tabella di marcia nel giro di pochi anni avremo un mare sempre meno azzurro… e qualche discarica in più a cielo aperto.

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