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Apertura e CHIUSURA, due facce della stessa medaglia

L’attività di accoglienza turistica svolta dalle imprese che operano nell’ambito del “turismo stagionale” (sia esso estivo o invernale), si svolge essenzialmente su due azioni che vengono ripetute ciclicamente ogni anno a distanza di pochi mesi l’una dall’altra: apertura e chiusura, due facce della stessa medaglia!

Entrambe le attività coinvolgono aspetti operativi e psicologici piuttosto diversi:

  1. l’ APERTURA necessita di grande attenzione per l’allestimento delle aree di accoglienza turistica, per la verifica della funzionalità delle attrezzature da utilizzare, per la messa a punto dei servizi che si offriranno, per la selezione e la formazione del personale che sarà impiegato, per il rispetto del budget economico, preventivato etc..
  2. la CHIUSURA, invece, è il momento in cui “si contano le perdite avute sul campo” durante i mesi di intenso lavoro, si predispongono la riparazione delle armi e la preparazione di nuove truppe per la successiva “battaglia”. È necessaria una corretta e rapida analisi della stagione appena trascorsa attraverso un’attenta verifica di ogni aspetto. Si partire da una capillare raccolta di dati che poi saranno valutati, inerenti allo stato delle strutture, delle attrezzature (e al loro deposito), alla valutazione delle risorse umane impiegate, alla verifica dell’efficacia dei budget impiegati, allo sgombero e alla messa in sicurezza degli spazi demaniali, ecc..

In altre parole, un’ottima chiusura di un’attività stagionale BALNEARE, prevede tutte quelle attività che consentono di porre solide basi per una migliore riuscita della successiva stagione lavorativa.

10 ASPETTI PER CHIUDERE BENE UNO STABILIMENTO BALNEARE

  1. Avere a disposizione un Capo Spiaggia capace di organizzare le operazioni di chiusura e pianificare i tempi di lavoro (comprese le turnazioni dei collaboratori impiegati).
  2. Mettere a disposizione del Capo Spiaggia risorse umane adeguate (per numero e capacità operative).
  3. Fornire agli operatori impegnati nella chiusura attrezzature e mezzi funzionali all’attività da svolgere.
  4. Selezionare con attenzione attrezzature e materiali danneggiati (da depositare in aree riservate)
  5. Depositare le attrezzature balneari dopo averle lavate e fatte asciugare su pedane o contenitori trasportabili contenenti, possibilmente, il medesimo numero di pezzi ognuno.
  6. Effettuare il rimessaggio dei motori marini presso officina nautica specializzata (soprattutto quelli utilizzati per il salvataggio) e il resto delle imbarcazioni, meritevoli di importanti riparazioni, presso cantiere nautico.
  7. Produrre l’inventario di tutte le attrezzature e dei mezzi a disposizione evidenziando i pezzi mancanti o rotti.
  8. Manifestare la necessità di acquistare nuovi mezzi o attrezzature evidenziando le motivazioni ( qualora durante la stagione se ne sia verificata la necessità).
  9. Proporre eventuali migliorie per la gestione del reparto Spiaggia/Piscine e per rendere più efficace il lavoro da parte del personale incaricato dell’assistenza ai bagnanti (brevettati e non).
  10. Fornire un feedback chiaro e dettagliato delle sulle risorse umane impiegate durante la stagione, valutando la conferma dei più meritevoli e la sostituzione degli operatori meno efficienti (un report che dovrebbe tener conto esclusivamente dei risultati ottenuti e verificabili, non delle amicizie e delle simpatie interne all’ambiente di lavoro).

LE CONSEGUENZE DELLA SCARSA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL SETTORE TURISTICO

Purtroppo, a causa della scarsa stabilizzazione del personale di questo settore, capita sempre più spesso di avere operatori che si dedicano alla “chiusura” dell’attività stagionale già consapevoli (per vari motivi) di non tornare nello stesso posto nella successiva stagione o a cambiare radicalmente attività. Questa consapevolezza, aggiunta alla stanchezza tipica dei fine stagione, li porterà a svolgere la parte finale del lavoro con superficialità e disinteresse. Saranno trascurati o svolti in modo non corretto importanti attività che, inevitabilmente, condizioneranno l’attendibilità dei budget di reparto e procureranno rallentamenti e difficoltà nella riapertura dell’anno successivo a coloro che prenderanno il loro posto.

Solo la presenza nei nostri stabilimenti balneari di operatori turistici competenti e disposti ad investire su collaboratori altrettanto competenti e Capi Servizio esperti, potrà limitare questo fenomeno e conciliare in modo virtuoso le APERTURE e le CHIUSURE delle attività stagionali.

 

 

 

 

 

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